Addestramento

Il Lapinporokoira, per natura gentile ed amichevole, risulta essere un cane con una buona addestrabilità; la loro docilità li porta a volersi impegnare in attività con il proprietario, mostrano sempre entusiasmo per ciò che è nuovo e stimolante. Inoltre, la loro natura nordica primitiva li rende cani con ampie competenze comunicative a livello intra e interspecifico. Trovo però giusto puntualizzare su alcuni temi quali metodi addestrativi e tempistiche, per far comprendere a fondo questo cane particolarissimo.

Sono un cane da pastore, ma resto sempre un Nordico Primitivo!

Questa frase racchiude un po' l'essenza del Lapinporokoira. Cane usato per la pastorizia, ottima predisposizione all'apprendimento e ottima adattabilità, ma resta sempre un cane nprimitivo dalle origini antichissime quindi impossibile da paragonare con i più noti pastore tedesco o border collie. I nordici e primitivi hanno la nomea di cani indipendenti, distanti, testardi e poco propensi all'addestramento. Nulla di più sbagliato!! I nordici e primitivi in generale hanno acquisito con la selezione competenze tali da avere una notevole sicurezza di sé e anche una buona capacità nell'arrangiarsi: un singolo soggetto è capace di gestire da solo un centinaio di renne durante le transumanze, spesso trovandosi da solo a prendere decisioni importanti, avendo il pastore occupato dietro a controllare che nessuna renna resti indietro. Inoltre sono plasmati da un ambiente che non perdona, risultando così estremamente robusti e resistenti. 

Per questo motivo, i Lapinporokoira sono cani che necessitano di fasi addestrative varie, stimolanti, facendo leva sulle loro doti e non basandosi solo su un bocconcino; il Lapinporokoira non lavorerà e non impegnerà mai tutto se stesso per un mero wurstel, ma presentata l'attività da fare come utile per la caccia e per il binomio/branco, darà il 100% di sé. In Scandinavia eccellono in obedience, agility, dog dance, discdog e molte attività da fare in campo, hanno un'apprendimento veloce e buona memoria. Nelle attività di ricerca hanno un'ottima concentrazione e velocità, nonché una venaticità (spinta alla caccia) che li rende dei perfetti cani da ricerca dispersi, cani da traccia e da caccia a selvaggina. Noi ci siamo specializzati nella caccia al tartufo e Marvel è la mia punta di diamante: affidabile, veloce, concentrata, non si lascia sfuggire nulla! Nelle attività di sheepdog o pastorizia (non competitiva) è necessario che il cane entri a contatto con le pecore con una buona regolarità, senza pretendere di ottenere un buon drive sin da subito; come accennato precedentemente, non possono essere addestrati come si preparerebbero i border collie. In Finlandia, mi è stato raccontato che i cani prima dell'anno non entrano a contatto lavorativo con le pecore, ma accompagnano i pastori nelle attività quotidiane; i cuccioloni seguono gli adulti e imparano attraverso l'imitazione. Ricordo che la conduzione del gregge  non sono altro che sequenze di caccia fermate prima del morso e uccisione, quindi anche qui ritroviamo il concetto di venaticità (impropriamente chiamato predatorio). A lungo andare, con la familiarità dell'ambiente e degli animali, si comincia un percorso a livello addestrativo in modo da aumentare le competenze, come l'accerchiamento, l'abbaio su comando, la pressione, divisioni del gregge, etc. Un cane pronto per la pastorizia ha più di tre anni e proprio per questo ora toccherò un secondo punto importantissimo.

Sono un cane Nordico Primitivo, il mio carattere si plasma con la calma e cresco lentamente!

Molte razze allevate con criteri lavorativi (linee da lavoro), hanno un raggiungimento della maturità (a livello fisico e di testa) estremamente precoce. La selezione "da lavoro" era spinta dalla necessità di avere dei cani che fossero pronti in tempi brevi (ancora di più nello sport), in modo da essere utili in breve tempo, sostituendo i cani più anziani. I Lapponi, come cani primitivi e pedomorficamente più vicini al lupo, hanno uno sviluppo molto più lento, non dettato dalla necessità del lavoro, ma più naturale. I cuccioli già in giovinezza mostrano grandi doti comunicative intraspecifiche e nei primi mesi dimostrano ottime capacità di problem solving e adattabilità all'ambiente: vi stupirete nel vedere cuccioli di 4 mesi saper affrontare con estrema serenità e serietà ambienti pieni di stimoli e comunicare efficacemente con altri cani. Allo stesso tempo, vivendo a stretto contatto con loro, noterete alcune normali fasi della crescita "dilatate" rispetto ad altre esperienze avute con altri cani non primitivi; se nella media canina la pubertà rende il cane più insicuro e ribelle fino al primo anno di età, nei lapponi questa fase inizia il primo anno di età e si conclude all'incirca al raggiungimento del secondo anno. Tempi dilatati portano ad una maturazione per piccoli step. Niente paura, trattasi di un enorme vantaggio; minore è la velocità di maturazione, minori sono i possibili danni che possiamo fare e maggiori le possibilità di riassestare l'addestramento. Ecco perché molte razze non sono consigliate per persone con poca esperienza: la grande addestrabilità e l'alto temperamento di (esempio) collie o pastori belga porta la necessità di proprietari molto competenti e che non incorrano in errori nella fase dello sviluppo. Un Lappone generalmente ha un temperamento medio al di fuori del lavoro e il ciò permette di essere addestrato con attenzione e scrupolo, ma con ritmi più rilassati e con minor rischio di far nascere cattive abitudini. Questa capacità tutta nordica del saper discernere molto bene le regole dell'integrazione in famiglia, porta con sè una conseguenza:

Sono un cane docile e amichevole, ma non per questo servizievole. Sono sicuro di me e spesso ti dimostro che posso farcela anche da solo!

Ebbene sì, cane Primitivo, cane molto portato alla sfida gerarchica! Il Lapinporokoira non ti vedrà mai come una "mamma/papà", bensì vuole davanti a sé una guida equilibrata, sicura, coerente, capace e forte; ecco perché nella fase puberale accadranno momenti in cui ti  sfiderà. Questo è il suo modo per capire quanto sei davvero un Leader, oltre ad essere un modo per sottolineare le inequivocabili incoerenze in cui possiamo incappare.

I suoi modi per sfidarti non saranno mai votati all'aggressività, ma alla dimostrazione di come ha ragione, di come devi dimostrare di essere davvero alla sua altezza nella gestione quotidiana. Sanno essere particolarmente caparbi e furbi nel dimostarti che possono fare come vogliono (a volte anche aspettando che tu ti giri o che tu ti distragga). Sono atteggiamenti che scemano e diminuiscono con l'età matura, ma soprattutto si gestiscono con l'addestramento, importante quindi la qualità del nostro carattere e della nostra comunicazione, del nostro impegno e della nostra autoanalisi.

I must per l'addestramento di un Lapinporokoira sono:

-Autoanalisi: chiedersi sempre se la comunicazione che attuo è davvero saliente per il cane. Chiedersi sempre se siamo chiari e corretti nel modo e nei tempi rispetto agli eventi. Punire un cucciolo di 3 mesi per una pipì in casa  fatta 3 ore prima non insegnerà al cucciolo che è sbagliata la pipì in casa, nè tantomeno gli insegnerà a trattenerla. Siamo noi che dobbiamo riconoscere la poca elasticità della vescica per la giovane età e che la punizione che stiamo dando il cane egli la assocerà al momento presente e non a ciò che è accaduto 3 ore prima.

-Pazienza: mantenere lo stato di calma anche di fronte alle disobbedienze, senza perdere la pazienza: perdendo la pazienza, risultiamo ai suoi occhi debole.  Di fronte ad un "no" non ascoltato da parte di un cucciolo nel pieno delle sue marachelle, perseveriamo nella comunicazione, miglioriamola, portiamo questo "no" ad assumere il significato non solo di pura proibizione, ma di una nuova possibilità, magari più vantaggiosa!

-Assertività e Chiarezza: decisione e sicurezza totale sul fatto che ciò che diciamo è giusto per lui, oltre che ciò che chiediamo lo vogliamo davvero. Il tono è dolce nel gioco, calmo nelle carezze, deciso nei comandi, imprevaricabile nei no.

-Assertività e Chiarezza: decisione e sicurezza totale sul fatto che ciò che diciamo è giusto per lui, oltre che ciò che chiediamo lo vogliamo davvero. Il tono è dolce nel gioco, calmo nelle carezze, deciso nei comandi, imprevaricabile nei no.
-Coerenza: Imparare ad essere coerenti tra ciò che si dice/chiede e ciò che si fa. Inoltre, portare a compimento ciò che si dice: se dico "Vieni", devo ottenerlo. Questo farà di voi delle Guide per il cane e lui sarà più che ben disposto a seguire una guida sicura e forte.

-Rispetto: rispettare ogni fase della crescita del cane, rispettare il cambiamento umorale delle femmine post calore, rispettare le paure dell'adolescenza, puntando sempre a superarle e non rinforzandole o ignorandole.

Amore: non l'amore umano, non baci e abbracci. Parlo del vero Amore verso un cane: riconoscere ciò di cui ha davvero bisogno l'individuo davanti a te e impegnarti per fargli raggiungere quel benessere e appagamento!
-Saper dare regole e confini: in un periodo storico dove c'è un preoccupante finto buonismo e slogan pericolosi come "lascia che il cane si esprimi", l'Addestramento e i conseguenti controlli NECESSARI per una vita serena e per una corretta integrazione nella società, vengono visti come il male assoluto. Questa malata umanizzazione del cane sta davvero rovinando la cinofilia e moltissimi cani che hanno la sola colpa di esprimere i propri impulsi non avendo mai avuto una guida efficace al proprio fianco.
Quanti cani rovinati e condannati a vivere una vita ingiusta perché per FILOSOFIA e pensiero ANTROPOCENTRICO malato non hanno mai ricevuto un NO o a cui non è mai stato spiegato che esistono cose che si possono fare e cose che non si possono fare...
Quanti cani che per questo finto buonismo e per queste filosofie malate sono finiti drogati e sotto psicofarmaci anziché condotti da un addestratore che, riconoscendo le doti del cane, insegna al proprietario a GESTIRLE correttamente, con un semplice collare e guinzaglio. I controlli e i freni inibitori sono insegnati dalla madre ai cuccioli dai 21 giorni in poi: essi imparano attraverso il natural processo di svezzamento e attraverso la relazione con fratelli e madre a capire cosa succede quando si esagera, cosa accade se non si ascolta un ringhio, se si morde troppo forte un fratello...ecco che così il cucciolo impara ad essere FRENATO, ad essere redarguito, riconosce i segnali di PERICOLO e impara che esistono dei LIMITI; questo è ciò che dobbiamo fare noi, preparare il cane alla vita di ogni giorno, in un contesto che è a dimensione umana e non di canis lupus familiaris.
Cito Scanziani perché non penso possa trovare parole migliori: "La costrizione può essere quasi totalmente abolita se, nell'addestrare, teniamo conto degli impulsi naturali dal cane. Il vero, grande addestratore non costringe quasi mai e, se lo fa, con dolce fermezza".

Essere Leader è imbracciare le doti di una Guida: né troppo permissivo né dispotico, osservatore, calmo, capace di intervenire correttamente davanti all'imprevedibilità degli eventi, chiaro e mai scontato, pronto a guidare e non usare il cane come sostituto affettivo o per colmare le proprie insicurezze. Qualora abbiate delle difficoltà nella gestione del cane, affidatevi sempre ad un Addestratore. Posso procurarvi i nominativi di fiducia in tutta Italia, in modo da mandarvi da persone competenti, capaci e oneste: un percorso di addestramento con il proprio cane può solo che portare a vantaggi e mai svantaggi!